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Le unità abiitative individuate durante le varie idangini sono in totale 4 così denominate:
Casa della fornace, Casa della zecca, Casa dei pithoi, Casa con la rampa più l'"edificio col cortile" e una canalizzazione monumentale durante gli scavi del 2008 al di là della strada statale.

A Sud dell’incrocio tra la grande strada Nord-Sud (plateìa) e la strada 5 troviamo la Casa della zecca, al cui interno fu rinvenuta una notevole quantità di elementi metallici, anelli, chiodi, frammenti di fibule e cinturoni in bronzo, scorie di bronzo, ferro e piombo. In essa furono ritrovate monete relative alla Laos lucana e 19 tondelli in bronzo non battuti, che corrispondevano per peso e dimensioni alla penultima serie di monete in bronzo con legenda LAVINOS. Tali ritrovamenti indicano l’attività di un atelier che batteva monete per la città e si pensa che l’edificio potesse essere la residenza di un magistrato addetto alla coniazione o forse una zecca monetale pubblica.L’edificio ripete l’assetto planimetrico classico con il grande cortile centrale e le stanze poste intorno.

La Casa della fornace sul lato occidentale della grande strada (plateìa), è tra i complessi abitativi meglio definiti. Essa presenta un grande giardino, hortus, sul retro rispetto al lato principale che dà sulla grande strada nord-sud. Le varie trasformazioni edilizie subite dalla struttura e il cattivo stato di conservazione rendono problematica la lettura della pianta.

Da notare la presenza di lacerti di pavimentazione a mosaico con tessere bianche in un ambiente della casa, che indica la trasformazione in cortile di una parte dell’abitazione, dove poi fu impiantata la piccola fornace che da il nome alla casa, destinata alla produzione domestica di vasellame di uso quotidiano.

Pianta Casa della fornace

Foto aerea Casa della fornace

Pianta Casa della zecca

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